Divieto plastica monouso entro il 2021 in Europa

Stop all'uso della plastica monouso in Europa grazie alla Direttiva 2019/904 approvata dal Parlamento europeo il 20 marzo e adottata dal Consiglio il 21 maggio. La Direttiva è entrata in vigore il 2 luglio scorso e e gli Stati membri saranno tenuti a recepirla entro il 3 luglio 2021.

Saranno quindi vietati nell'UE entro il 2021 i seguenti prodotti:

 

  • posate di plastica monouso (forchette, coltelli, cucchiai e bacchette)
  • piatti di plastica monouso
  • cannucce di plastica
  • bastoncini cotonati fatti di plastica
  • bastoncini di plastica per palloncini
  • plastiche ossi-degradabili, contenitori per alimenti e tazze in polistirolo espanso

La Direttiva introduce un nuovo obiettivo di riciclaggio : il 90% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto dagli Stati membri entro il 2029. Inoltre, le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 25% di contenuto riciclato entro il 2025 e il 30% entro il 2030.

L'accordo rafforza inoltre l'applicazione del principio "chi inquina paga”, introducendo una responsabilità estesa per i produttori. Questo nuovo regime si applicherà ad esempio ai filtri di sigaretta dispersi nell’ambiente e agli attrezzi da pesca persi in mare, per garantire che i produttori sostengano i costi della raccolta.

Le nuove norme stabiliscono infine che sarà obbligatoria l'etichettatura informativa sull'impatto ambientale causato dalla dispersione in strada di sigarette con filtri di plastica. Ciò dovrà valere anche per altri prodotti come bicchieri di plastica, salviette umidificate, pannolini.

Questa Direttiva è un passo avanti nella lotta contro l'inquinamento marino dei rifiuti di plastica ed è possibile leggere il testo nell'allegato qui a lato .

Secondo studi della Commissione europea, oltre l'80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. I prodotti coperti dalla legislazione costituiscono il 70% di tutti i rifiuti marini. A causa della sua lenta decomposizione, la plastica si accumula nei mari, negli oceani e sulle spiagge dell'UE e del mondo. I residui di plastica sono ingeriti dalle specie marine (come tartarughe marine, foche, balene e uccelli, ma anche dai pesci e dai crostacei) e sono quindi presenti nella catena alimentare umana.

 

nota: l'immagine della tartaruga che nuota tra brandelli di plastica è del Parlamento europeo, ©AP Images/European Union-EP

Ultimo aggiornamento: Ven, 05/07/2019 - 11:10