Firenze ancor più città d'Europa: Dario Nardella eletto Presidente di Eurocities

Da oggi Firenze può dirsi con ancora più orgoglio città d’Europa: ieri il Sindaco Dario Nardella è stato eletto presidente di Eurocities, l’organizzazione che riunisce le città europee con più di 250.00 abitanti.

I delegati di oltre 100 città europee hanno indicato il nostro sindaco come successore di Anna König Jerlmyr, Sindaca di Stoccolma, alla guida dell’organizzazione assieme a Burkhard Jung, primo cittadino di Lipsia, che ne sarà il vice presidente.

Si tratta di un avvenimento importante, dato soprattutto il momento storico che stiamo vivendo. L’Unione europea e la collaborazione tra istituzioni comunitarie, nazionali e locali si stando mostrando fondamentali per l’uscita da una crisi che non è solo sanitaria e che ci riguarda tutti, proprio come cittadini europei.

E proprio in questo senso vanno le prime dichiarazione di Dario Nardella in seguito all’elezione, che ha sottolineato come “non ci può essere futuro per l’Europa senza il coinvolgimento delle comunità e dei governi locali. La pandemia da Covid-19 ha colpito maggiormente le città. Molte persone si trovano in condizioni lavorative precarie o hanno perso il proprio lavoro e i nostri sistemi sanitari e di tutela sociale sono stati estesi al massimo”.

Le città e le comunità locali sono uno dei pilastri della nostra Unione europea ed è proprio per questo che il nuovo mandato di Nardella sarà caratterizzato dalla richiesta di una possibilità per queste di accedere direttamente ai finanziamenti UE e di poter incidere maggiormente sulle politiche. Una strada che ci indica anche una modalità costruttiva di uscita dall’attuale crisi, che “può essere un’opportunità per aprire la strada verso una ripresa sostenibile ed equa, nella quale le città possono ricoprire un ruolo primario e sedere al tavolo dove si prendono le decisioni”.

E il ruolo delle città membri di Eurocities sarà fondamentale, dati gli obiettivi posti in questo mandato, anche per il raggiungimento degli obiettivi che l’unione europea si è posta con il Green Deal e in termini di rafforzamento della coesione sociale.

Ma cos’è esattamente Eurocities? È la rete attraverso la quale 190 città dislocate in 39 diversi paesi rappresentano 130 milioni di persone grazie alla partecipazione dei loro sindaci. Una rete che attraverso il lavoro condiviso, la condivisione di esperienze, buone pratiche e un ampio coordinamento di attività (l’ultimo esempio è la recente firma del Green Cities Accord) assicura che le città europee e i loro cittadini facciano sentire la propria vice in Europa.

Dal momento della sua nascita nel 1986 le città aderenti alla rete lavorano incessantemente per un'Europa dove l’approccio “glocal” sia predominante. Città in cui, come è possibile leggere dal sito ufficiale, quando usciamo la mattina incontriamo un vicino che va a fare un lavoro che è gratificante e non sottopagato, in cui l’aria è pulita e non vi risuona lo strombazzare a vuoto dei clacson, in cui si possa usare una connessione wifi pubblica e gratuita per controllare gli orari del mercato dei contadini e artigiani locali che si terrà in piazza e in cui usando il telefono puoi confrontarti con l’amministrazione comunale sulle idee per la comunità. Un luogo in cui ci si senta davvero parte di una città, di un comunità, quindi parte d’Europa.

Questo obiettivo viene perseguito, quindi da una rete che fa del coordinamento, dello scambio di buone pratiche e del confronto il suo metodo di lavoro. Una rete che si rafforza in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo. Le decisioni si concretizzano poi attraverso il lavoro del Comitato esecutivo, composto da 12 membri che restano in carica per 3 anni. Oltre al nuovo Presidente e Vice Presidente, i delegati hanno eletto il nuovo Comitato esecutivo che è formato dai rappresentanti di Braga, Oslo, Firenze, Rotterdam, Barcellona, Ghent, Lipsia, Liubiana, Nantes, Stoccolma, Vienna e Versavia.

Ultimo aggiornamento: Ven, 06/11/2020 - 13:22