Inclusione sociale, crescita intelligente, diminuzione delle disuguaglianze ma anche rispetto per l'ambiente. Sono alcuni dei temi al centro del nostro dibattito pubblico e che i nuovi progetti di edilizia approvati dal Comune di Firenze hanno come pilastro.
Cinquanta mini appartamenti con spazi comuni dedicati a servizi come lavanderia, magazzini, portineria e un’area verde per favorire la socializzazione saranno infatti realizzati a Firenze nell'ex area del Meccanotessile a RIfredi (leggi qui). Questi saranno poi affittati a canone calmierato a giovani coppie, singole persone e nuclei familiari di piccole dimensioni (composti da 2-3 persone).
Il progetto prevede che l'area in cui lavoravano gli operai delle ex Officine Galilei diventi il fulcro di un quartiere che si sta trasformando, tenendo conto delle mutazioni sociali in corso. Nella zona ristrutturata troveranno infatti una nuova sede i colleghi dell’Indire (l’Istituto nazionale di formazione e ricerca del Miur) e l’Isia (l’Istituto superiore di istruzione artistica), mentre sono già stati realizzati un parcheggio pubblico a servizio dei residenti e un giardino pubblico.
Un progetto simile riguarderà l'ex Ospedale Meyer: l'edificio verrà infatti riqualificato tramite la realizzazione di18 mini appartamenti ad alta efficienza energetica, da assegnare a singoli individui o piccoli nuclei familiari in situazioni di disagio socioeconomico (leggi qui). La metratura varierà tra i 35 metri quadrati ai 65. I destinatari degli appartamenti sono persone non in grado di sostenere i costi di locazione del libero mercato, in molti casi per motivazioni “incolpevoli”, riduzione e perdita del lavoro, che dispongono ancora di una capacità di reddito incompatibile con l’accesso all’edilizia residenziale pubblica. Anche in questo caso, saranno previsti spazi di socializzazione comune come salottini e servizi accessibili (lavanderie, ambienti destinati al personale di gestione quali portineria, magazzini.) e ogni appartamento sarà dotato di un sistema di contabilizzazione per effettuare le misure di consumo di ogni alloggio e sulla copertura, che sarà completamente rifatta, verranno installati pannelli fotovoltaici non riflettenti per una superficie complessiva di circa 70 metri quadrati. L’impianto di illuminazione sarà realizzato con luci a led a basso consumo e a elevata efficienza energetica.
La notizia, oltre ad essere interessante in quanto mostra come stia proseguendo il percorso di riqualificazione e rivitalizzazione delle zone, anche perché l'operazione verrà realizzata con i fondi del PON METRO, che contribuirà con 3.109.238 per il progetto dell'ex Meccanotessile e per 2.500.000 € per il progetto dell'ex Meyer.
Il PON METRO è uno di quegli strumenti che ci permette di vedere concretamente cosa fa l'Europa per noi. Si tratta di un programma approvato dalla Commissione europea che ha a disposizione complessivamenteooltre 858,9 milioni di euro, di cui 650,2 provengono dal Fondo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal 208,7 dal Fondo Sociale Europeo (FSE) con le rispettive quote di cofinanziamento nazionale.
Il programma, gestito dall'Agenzia per la Coesione Territoriale, segue l'Agenda urbana nazionale e, nel quadro delle strategie di sviluppo urbano sostenibile delineate nell’Accordo di Partenariato per la programmazione 2014-2020, si pone in linea con gli obiettivi e le strategie proposte per l’Agenda urbana europea che individua nelle aree urbane i territori chiave per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile poste dalla Strategia Europa 2020. Gli interventi sugli immobili destinati all’inclusione sociale prevedono, infatti, una coerenza e una sinergia con l’Asse 3 del Programma, anche attraverso il supporto di servizi mirati come quelli di consulenza legale, avviamento e formazione al lavoro, inserimento sociale, educativo e sanitario, finalizzati al superamento progressivo delle cause della povertà abitativa, con la contestuale attivazione di un percorso di accompagnamento personalizzato.