Garanzia Giovani: un ponte per il lavoro

Il Consiglio dell'Ue ha adottato il 30 ottobre u.s. la proposta di raccomandazione della Commissione relativa alla Garanzia Giovani, l'iniziativa europea adottata dagli Stati membri per contrastare la disoccupazione giovanile.

In luglio la Commissione europea ha presentato un pacchetto di proposte per l'occupazione giovanile Bridge to Jobs, Un ponte verso il lavoro, inteso a rafforzare la già esistente Garanzia Giovani che in questi anni ha contribuito a migliorare la vita di milioni di giovani europei dando loro un'opportunità di lavoro, apprendistato o tirocinio.

Questa raccomandazione  del Consiglio sostituisce quella del 22 aprile 2013 sull'istituzione di una garanzia per i giovani, ne rafforza l'azione con l'estensione della fascia dei beneficiari da 25 ai 29 anni e  con un approccio mirato all'inclusione dei giovani vulnerabili in tutta l'UE, anche alla luce delle crescenti difficoltà economiche dovute alla pandemia da Covid-19. 

Infatti viene ribadita l'attenzione al fenomeno dei giovani che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo (NEET) e che va contrastato mediante la prevenzione dell'abbandono scolastico precoce e il miglioramento strutturale della transizione dalla scuola al lavoro, anche grazie alla piena attuazione della garanzia per i giovani.

Il Consiglio quindi vista la proposta della Commissione la accoglie e raccomanda agli Stati membri di garantire che tutti i giovani di età inferiore a 30 anni ricevano un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema d'istruzione formale, in linea con il principio 4 del pilastro europeo dei diritti sociali.

Per ricevere l'offerta di garanzia per i giovani è necessario che i giovani si registrino
presso un prestatore di servizi nell'ambito della garanzia.

I sistemi di garanzia per i giovani dovrebbero basarsi sui seguenti orientamenti,
strutturati in quattro fasi (mappatura, coinvolgimento, preparazione e offerta), ed
essere organizzati conformemente alle situazioni nazionali, regionali e locali,
tenendo presente il genere e la diversità dei giovani ai quali sono destinate le misure.

 

 

Ultimo aggiornamento: Ven, 06/11/2020 - 12:40