L' Unione Europea mette al bando la plastica

La Commissione europea ha presentato a Bruxelles la proposta di direttiva contro l’inquinamento da plastica, che dovrà essere approvata da Europarlamento e Consiglio europeo.
Il provvedimento più importante della proposta di direttiva Ue vieta la vendita di stoviglie, cannucce, agitatori per bevande, bastoncini di cotone per le orecchie e bastoncini per palloncini in plastica. Entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, utilizzando ad esempio sistemi di cauzione-deposito. Per i contenitori per alimenti e tazze in plastica per bevande, gli Stati membri dovranno fissare obiettivi nazionali di riduzione.
Le ong ambientaliste giudicano positivamente il provvedimento. Tuttavia, lo considerano la solo un primo passo e fissano nuovi obiettivi. Greenpeace dichiara: “E’ fondamentale eliminare al più presto tutti quegli oggetti per i quali sono già disponibili alternative sostenibili”, mentre Legambiente sostiene: “mancano norme sui bicchieri di plastica usa e getta e sull’eliminazione di sostanze tossiche”. Secondo il WWF “gli obiettivi ambiziosi di riduzione devono essere adottati a livello nazionale”.
Pochi giorni fa, OCSE ha diffuso un rapporto sul mercato della plastica riciclata. Nel mondo solo il 15% di questa viene riciclata (il 30% nella Ue, il 10% negli Usa), mentre il 25% viene bruciato in inceneritori o termovalorizzatori e il restante 60% va in discarica, viene bruciato all’aperto o finisce nell’ambiente.
Tutto questo avviene, secondo OCSE, perché la plastica nuova è ancora più conveniente di quella riciclata. Per l’organizzazione servono incentivi al riciclo, tasse sulle plastiche nuove, imposizione di percentuali minime di materia prima riciclata e migliori infrastrutture di raccolta.

Ultimo aggiornamento: Mar, 12/06/2018 - 10:06