Le relazioni dell'UE coi paesi vicini

La strategia dell'UE di offrire ai paesi vicini aiuti finanziari e altri incentivi alle riforme sta dando frutti.
Un'analisi mostra che la politica europea di vicinato (PEV) ha rafforzato gli scambi commerciali e consolidato i legami tra l'UE e i paesi confinanti ad Est e a Sud. Se la PEV è riuscita a trainare le riforme economiche, ha avuto però meno successo nell'innescare cambiamenti democratici. "Quello che conta per il futuro è accelerare le riforme democratiche e politiche laddove i progressi sono stati reali ma generalmente lenti", ha dichiarato il commissario Štefan Füle. La PEV è nata nel 2004, quando 10 paesi dell'Europa centro-orientale e meridionale sono entrati nell'Unione europea, spostandone i confini di quasi 1000 chilometri verso Est e riunificando l'Europa dopo decenni di guerra fredda e divisioni. Nel rapporto coi suoi nuovi vicini, l'UE ha cercato di evitare nuovi steccati in Europa e di rafforzare la sicurezza e la stabilità dei propri confini esterni. La politica di vicinato dell'UE, che si rivolge a tutti i suoi vicini diretti dell'Est e del Sud tranne quelli interessati dalla politica di allargamento, offre la prospettiva di accordi di libero scambio, aiuti finanziari e aiuti per la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, nonché la possibilità di recarsi nell'UE senza visto. Continua qui.
Ultimo aggiornamento: Mer, 18/01/2017 - 09:31