La Commissione europea intende portare avanti anche per il periodo 2014-2020 gli strumenti di azione esterna che permetteranno all'Unione di assolvere le proprie responsabilità sulla scena mondiale: lottare contro la povertà e promuovere la democrazia, la pace, la stabilità e la prosperità.
La gamma di strumenti previsti contribuirà a sostenere i paesi in via di sviluppo, i paesi del vicinato europeo e quelli che stanno preparando l'adesione all'UE. La Commissione cercherà di indirizzare le sue risorse laddove sono maggiormente necessarie e in grado di produrre i migliori risultati, assicurando al contempo maggiore flessibilità per poter reagire tempestivamente in caso di eventi imprevisti. Questo bilancio permetterà inoltre all'UE di consolidare ulteriormente il suo ruolo sulla scena mondiale e di promuovere i suoi interessi e valori.
Le proposte di bilancio sosterranno il nuovo approccio della Commissione – "
Un programma di cambiamento" –
volto a concentrare l'aiuto dell'UE in meno settori, a sostegno della democrazia, dei diritti umani e del buon governo, e a stimolare la crescita inclusiva e sostenibile.
Applicando il nuovo
principio della "differenziazione", l'UE destinerà un volume più consistente di fondi laddove ritenga che il suo aiuto possa produrre risultati migliori: nelle regioni e nei paesi più bisognosi, compresi gli Stati fragili. I paesi in grado di generare risorse sufficienti a garantire il loro sviluppo non riceveranno più sovvenzioni bilaterali, ma beneficeranno di nuove forme di partenariato e continueranno a ricevere fondi attraverso i programmi tematici e regionali. A complemento, saranno introdotte diverse modalità innovative di cooperazione come la combinazione di prestiti e sovvenzioni.
Il
nuovo strumento di partenariato costituisce una delle principali innovazioni della politica esterna e ne è uno strumento fondamentale, in quanto mira a difendere e a promuovere gli interessi dell'UE e ad affrontare le principali sfide mondiali. Tale strumento permetterà inoltre all'UE di attuare programmi che vanno oltre la cooperazione allo sviluppo con i paesi industrializzati, le economie emergenti e i paesi in cui l'UE ha interessi rilevanti.
L'importo totale proposto per i nove strumenti ammonta a
96,2494 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 (prezzi correnti).
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